Il colore di Lucia Ghirardi. 3^parte

LE STAGIONI E IL COLORE
In primavera l’erba e le foglie appaiono di un tenero verde giallo, i fiori sbocciano in teneri colori e il cielo è di un chiaro azzurro luminoso.
In estate dominano invece tonalità più calde ed intense, rosso, arancione, verde forte e azzurro intenso.
Toni bruni dal bruno arancio più caldo al marrone cupo e freddo, un tono smorzato di grigio-verde, viola e blu scuro, sono i colori che predominano in autunno.
In inverno i colori sono più freddi, accanto al bianco e al nero, prevalgono le sfumature più chiare dell’azzurro, dal turchese fino al lilla.
Ovviamente non esiste una ricetta cromatica fissa per ogni stagione.
Una fredda e piovosa giornata estiva può avere colori freddi e una soleggiata giornata autunnale può in particolari casi avvalersi di teneri colori primaverili.
Considerate, quindi, questa caratterizzazione cromatica come un semplice punto di partenza per una personale osservazione dei colori della natura.

IL COLORE NELLE ALGHE
Sono molte le specie di alghe che vivono nel mare e delle quali è possibile trovare sulla spiaggia qualche frammento, trasportato dalla risacca.
Le più comuni sono le ALGHE VERDI che si trovano sui fondali più bassi e raggiungono quasi la superficie dell’acqua.
Più in profondità ,invece, vivono le suggestive ALGHE BRUNE e le ALGHE ROSSE.
Recentemente è stato dimostrato che c’è una ragione precisa che determina la diversa distribuzione dei vari tipi di alghe nei fondali marini.
I pigmenti colorati che le caratterizzano, infatti, servono a facilitare a questi vegetali l’utilizzazione della luce solare che in profondità penetra sempre più debolmente.
Ad esempio, i raggi rossi vengono filtrati per primi dall’acqua del mare e s’arrestano perciò a breve profondità.
Questi raggi sono praticamente gli unici ad essere utilizzati dalle alghe verdi, che perciò si trovano nei fondali più vicini alla superficie.
Le alghe brune, e specialmente quelle rosse, possono invece vivere anche oltre i 100 metri di profondità perchè possono utilizzare i raggi verdi della luce solare, che appunto raggiungono tali livelli nel fondo marino.

IL COLORE NEI FUNGHI
I funghi non sono verdi come la maggior parte delle piante.
Questo è dovuto dal fatto che la maggior parte delle piante, per nutrirsi, si serve di una particolare sostanza mediante la quale l’acqua e i sali minerali (assorbiti dal terreno) e l’anidride carbonica (assorbita dall’aria) vengono trasformati negli amidi necessari allo sviluppo.
Questa sostanza che colora di verde le foglie è la CLOROFILLA e, quel processo di trasformazione è chiamato FOTOSINTESI CLOROFILLIANA.
Ci sono però piante che non possiedono la clorofilla e possono, quindi, crescere al buio come ad esempio i FUNGHI.
Questi, dato che mancano di clorofilla, non sono verdi e per nutrirsi devono sfruttare sostanze organiche già prodotte da altre piante.
I più comuni funghi sono:
LEPIOTA PROCERA detta anche MAZZA di TAMBURO.
Il cappello è di colore grigio brunastro con la cuticola che si sfalda in molte squame fibrose, più scure al centro.
Le lamelle sono di colore bianco se il fungo è giovane, diventano grigio-giallastro con il tempo.
Il gambo ingrossato alla base in una specie di bulbo è coperto da numerose squame bruno-nerastre.
L’anello doppio, libero dal gambo, è di colore bianco superiormente e bruno al di sotto.
La carne è molle, di colore bianco nel fungo giovane, un poco rosata nel fungo adulto.
LACTARIUS DELICIOSUS.
Il cappello quasi imbutiforme è di colore rosso aranciato ornato da zone di colore più scuro e facilmente è macchiato di colore verde rame.
Le lamelle fitte sono di colore aranciato e facilmente chiazzate da macchie verdastri.
Anche il gambo è di colore aranciato e facilmente macchiato di verde.
La carne di colore bianco-giallastro, aranciato alla periferia che diventa verde al contatto dell’aria.
BOLETUS LURIDUS.
Cappello carnoso, un po’ viscoso con il tempo umido, di colore molto variabile con il tempo e con l’età: bruno, bruno-olivastro, camoscio o rosso-fuligginoso.
Tuboli di colore dapprima giallo, poi verdognolo, con fori piccoli, rotondi, di colore rosso-ranciato.
Gambo di colore giallastro, macchiato di rossastro nella parte inferiore ed ornato di un fine reticolo di colore rosso.
La carne è di colore giallo, aranciata sotto i tuboli e rossastra alla base del gambo, all’aria assume rapidamente una colorazione bluastra ed in seguito verdastra.
CHANTARELLUS CIBARIUS detto anche FINFARLO o GALLINACCIO.
Il cappello è carnoso e al centro è imbutiforme.
E’ di colore giallo d’uovo o giallo dorato più o meno intenso, raramente pallido o bianco.
Le lamelle sono dello stesso colore del cappello.
Anche il gambo carnoso è dello stesso colore.
La carne, ferma, fibrosa, di colore giallastro, è di odore e sapore gradevoli.
Le spore sono di colore bianco.
BOLETUS SATANAS detto anche PORCINO MALEFICO.
Il cappello è di colore bianco o bianco-grigiastro.
I tuboli quasi liberi dal gambo, sono di colore giallo o giallo-verdastro.
I pori dapprima gialli poi rosso sangue e rosso-aranciato nel fungo vecchio.
Il gambo massiccio è di colore rosso nel fungo giovane, diventa poi giallastro con macchie rosse, ornate da un retyicolo rosso.
La carne, soda e un po’ spugnosa, è di colore biancastro che diventa leggermente bluastra al taglio e che ridiventa del colore primitivo dopo poco tempo.
Le spore sono di colore olivastro.
BOLETUS EDULIS.
Il cappello molto carnoso è di un colore molto variabile che va dal biancastro al fulvo rossastro, a quasi nero.
I tuboli sono di colore biancastro nel fungo giovane, giallastri e verdastri in quello vecchio.
Il gambo robusto è di colore biancastro o grigio chiaro.
La carne soda e spessa, è di colore bianco immutabile, rossastro sotto la cuticola, di profumo e sapore gradevole.
AMANITA MUSCARIA detta anche OVOLO MALEFICO.
Il cappello dapprima convesso, poi spianato, carnoso, umido, un poco viscoso, di colore rosso-aranciato più o meno intenso, è coperto da numerose piccole verruche bianche o un po’ giallastre, con il margine striato nel fungo adulto.
Le lamelle, fitte, libere dal gambo, sono di colore bianco.
Il gambo dapprima pieno, poi concavo nel fungo adulto, quasi cilindrico un po’ ingrossato alla base è di colore bianco.
Il gambo porta un anello bianco e sulla base una serie di verruche bianche, residuo della volva.
La carne è bianca, aranciata sotto la cuticola del cappello.
Le spore sono lisce e bianche.

LUCIA GHIRARDI